Traduzione
di: Silvia Scuotto
Originally
appeared on: The Conversation, by Panos Athanasopoulos
http://theconversation.com/how-the-language-you-speak-changes-your-view-of-the-world-40721
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Chi parla tedesco pensa di più ai propri obiettivi |
Le
persone bilingue hanno tutti i vantaggi. Prospettive di lavoro
migliori, una spinta cognitiva e persino protezione contro la
demenza. Ora una nuova ricerca mostra che possono anche vedere il
mondo in modo diverso a seconda della specifica lingua in cui
operano.
Gli
ultimi 15 anni hanno visto una straordinaria quantità di ricerche
sulla mente bilingue, con la maggioranza delle prove che indicano i vantaggi tangibili di utilizzare più di una lingua. Andando avanti e
indietro tra le lingue sembra essere una sorta di esercizio per la
mente, che spinge il cervello a essere flessibile.
Proprio
come l'esercizio regolare dà al vostro corpo alcuni benefici
biologici, controllare mentalmente due o più lingue dà al vostro
cervello benefici cognitivi. Questa flessibilità mentale paga grandi
dividendi soprattutto andando avanti con gli anni: i segni tipici
dell'invecchiamento cognitivo si verificano più tardi nelle persone bilingue - e l'insorgenza di malattie degenerative correlate all'età,
come la demenza o l'Alzheimer, tardano nelle persone bilingue anche di cinque anni.
I
tedeschi sanno dove stanno andando
Nella
ricerca che abbiamo recentemente pubblicato su Psychological Science,
abbiamo studiato persone bilingue e monolingue tedesco-inglese, per
scoprire come diversi modelli di linguaggio facciano variare il modo
in cui reagiscono agli esperimenti.
Sta camminando? O cammina verso l'auto? |
Abbiamo
mostrato a parlanti bilingue tedesco-inglese video clip di eventi
contenenti un movimento, come una donna che cammina verso una
macchina o un uomo in bicicletta diretto al supermercato, e poi
abbiamo chiesto loro di descrivere le scene.
Quando
si danno scene come queste a tedeschi monolingue, tenderanno a
descrivere l'azione, ma anche l'obiettivo dell'azione. Così
tenderebbero a dire "Una donna cammina verso la sua auto" o
"un uomo pedala verso il supermercato". I parlanti
monolingue inglese descriverebbero semplicemente quelle scene come
"Una donna sta camminando" o "un uomo sta andando in
bicicletta", senza menzionare l'obiettivo dell'azione.
La
visione del mondo assunta dai parlanti tedeschi è di tipo olistico -
tendono a guardare l'evento nel suo complesso - mentre gli anglofoni
tendono a focalizzarsi sull'evento e concentrarsi solo sull'azione.
La
base linguistica di questa tendenza sembra essere radicata nel modo
in cui i diversi strumenti grammaticali situano le azioni nel tempo.
La lingua inglese richiede ai suoi parlanti di marcare
grammaticalmente gli eventi che sono in corso, applicando
obbligatoriamente il morfema -ing: “I am playing the piano and I
cannot come to the phone” [N.d.T.1] o “I was playing the piano when the
phone rang” [N.d.T.2]. Il tedesco non ha questa caratteristica.
La
ricerca con gli utenti di seconda lingua mostra una relazione tra
competenze linguistiche in tali costruzioni grammaticali e la
frequenza con cui i parlanti menzionano gli obiettivi degli eventi.
Nel
nostro studio abbiamo anche scoperto che queste differenze nelle
comparazioni linguistiche vanno oltre l'uso del linguaggio stesso,
alla categorizzazione non verbale degli eventi. Abbiamo chiesto a
parlanti monolingue inglesi e tedeschi di guardare una serie di video
clip che mostravano persone camminare, in bicicletta, correre, o
guidare. In ogni serie di tre video, abbiamo chiesto ai soggetti di
decidere se una scena con un obiettivo ambiguo (una donna cammina
lungo una strada verso una macchina parcheggiata) fosse più simile a
una scena chiaramente orientata agli obiettivi (una donna cammina ed
entra in un edificio) o una scena priva di obiettivi (una donna
cammina lungo una strada di campagna).
I
parlanti monolingue tedeschi hanno abbinato le scene ambigue con le
scene con un obiettivo mirato più frequentemente dei parlanti
monolingue inglesi. Questa differenza rispecchia quella trovata
nell'utilizzo della lingua: i parlanti tedeschi sono più propensi a
concentrarsi sui possibili esiti delle azioni delle persone, ma gli
anglofoni prestano maggiore attenzione all'azione stessa.
Scambio
di lingue, cambia la prospettiva
Quando
si trattava di parlanti bilingue, sembravano passare da una
prospettiva all'altra in base al contesto linguistico dato. Abbiamo
scoperto che i tedeschi fluenti in inglese erano altrettanto
focalizzati sull'obiettivo come qualsiasi altro madrelingua durante
il test in tedesco nel loro paese d'origine. Ma un gruppo simile di
parlanti bilingue tedesco-inglese testati in inglese nel Regno Unito
erano focalizzati sull'azione tanto quanto i madrelingua inglesi.
In
un altro gruppo di bilingue
tedesco-inglese, abbiamo tenuto una lingua in prima linea nella loro
mente durante il compito di combinazione
dei video, facendo
ripetere ai partecipanti sequenze
di numeri ad alta voce in inglese o in tedesco. Distrarre
una lingua sembrava portare automaticamente l'influenza dell'altra
in primo piano.
Quando abbiamo "bloccato" l'inglese, i bilingue si comportavano come tipici tedeschi e vedevano i video ambigui come più orientatati agli obiettivi. Con il tedesco bloccato, i soggetti bilingue si sono comportati come anglofoni e hanno abbinato scene ambigue e aperte. Quando abbiamo sorpreso i soggetti cambiando la lingua dei numeri di distrazione a metà dell'esperimento, il focus dei soggetti su obiettivi o azioni è cambiato con essa.
Questi
risultati sono in linea con altre ricerche che mostrano un
comportamento diverso nei parlanti bilingue in base alla lingua di
funzionamento. Gli arabi israeliani sono più propensi ad associare
nomi arabi come Ahmed e Samir con parole positive in un contesto in
lingua araba che in uno in lingua ebraica, per esempio.
Alcuni
confermano di sentirsi come persone diverse all'utilizzo di una
lingua o l'altra, e che esprimere certe emozioni porta una diversa
risonanza emotiva a seconda della lingua che stanno utilizzando.
Anche nel giudicare
il rischio, i bilingue tendono a prendere decisioni economiche piùrazionali in una seconda lingua. In contrasto con la propria prima
lingua, tendono a mancare i profondi e fuorvianti pregiudizi
affettivi che influenzano indebitamente il modo in cui sono percepiti
rischi e benefici. Così la lingua che si parla può davvero
influenzare il modo di pensare.
Note
del Traduttore
N.d.T.1: "Sto suonando il pianoforte e non posso venire al telefono"
N.d.T.2: "Stavo suonando il pianoforte quando squillò il telefono"
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