Traduzione di: Silvia
Scuotto
Originally appeared on:
The New York Times, by Jen Chaney
Kevin Spacey in “House
of Cards.”
David Giesbrecht /
Netflix
|
La terza stagione di
"House of Cards" si è conclusa praticamente in sospeso,
con il presidente Frank Underwood che chiamava sua moglie, Claire,
mentre lei usciva dalla Casa Bianca e, apparentemente, dal loro
accordo matrimoniale e politico.
La quarta stagione, che è
stata rilasciata su Netflix venerdì, riprende dal momento in cui ci
aveva lasciato, pur continuando a seguire Underwood nella sua corsa
per la rielezione.
Prima di trovarci in un
altro casino, ecco alcuni punti da tenere a mente su alcuni dei
personaggi principali dello show.
La partenza di Claire
Underwood potrebbe essere molto dannosa per la rielezione del marito.
La frattura della scorsa
stagione nel rapporto degli Underwood si è aggravata principalmente
a causa di due eventi. Il primo riguarda le dimissioni di Claire come
ambasciatore delle Nazioni Unite, scelta alla quale era stata
costretta quando Frank ha promesso al presidente russo Viktor Petrov
che lui l'avrebbe convinta a dimettersi. Il secondo avviene quando
Claire legge un estratto della bozza del libro di Tom Yates, che
descrive il matrimonio della coppia presidenziale come un'unione di
eguali, spingendo Claire a realizzare la mancanza di verità in
questa osservazione.
Quando ha provato a
discutere delle sue preoccupazioni con Frank, lui le ha risposto come
fanno tutti i mariti amorevoli: le ha stretto violentemente il viso
tra le mani, dicendole di iniziare a fare il suo lavoro di supporto
come first lady, altrimenti... Taglio sul rumore dei tacchi di
Claire verso la porta d'ingresso della Casa Bianca, come se stesse
interpretando la propria versione di "Donne" [N.d.T.].
Il candidato democratico
Heather Dunbar e l'ex candidato Jackie Sharp hanno unito le forze.
Nella scorsa stagione, il
tentativo di Dunbar di ricattare Underwood utilizzando il diario di
Claire - che conteneva alcune informazioni dannose riguardanti la
storia dell'aborto della first lady – le si era rivoltato contro.
Ma nonostante abbia perso le primarie dell'Iowa, Dunbar ha ora Jackie
Sharp dalla sua parte. E Sharp, alla quale precedentemente era stata
promessa la vicepresidenza se avesse abbandonato la gara e appoggiato
Underwood, è una politica esperta con buone ragioni per essere
risentita con Frank, che l'ha gettata sotto un autobus nel corso di
un dibattito democratico dal vivo.
Doug Stamper sta di nuovo
"bene" ed è tornato al subdolo servizio di Underwood. Doug
ha iniziato la terza stagione in modalità di recupero, soffre ancora
di importanti lesioni fisiche dopo che Rachel Posner lo aveva
attaccato per legittima difesa al termine della seconda stagione.
Costretto a stare lontano dall'ufficio, Doug era precipitato di nuovo
nell'alcolismo, ma alla fine si era rimesso in piedi in modo da
potersi godere l'altra droga di cui è dipendente: impegnarsi in
azioni sporche per Frank. Ha compiuto una delle peggiori verso la
fine della scorsa stagione, quando ha finalmente ucciso Rachel - l'ex
prostituta che sapeva un po' troppo sulle circostanze riguardanti la
manipolazione e l'uccisione di Peter Russo a opera di Frank.
Non dimentichiamoci di
Lucas Goodwin.
Ricordate il giornalista
ed ex-fidanzato di Zoe Barnes, che Frank ha spinto giù dalla
piattaforma della metropolitana, all'inizio della seconda stagione?
L'ossessione di Lucas di svelare i crimini di Underwood alla fine lo
ha mandato in prigione, per aver commesso atti di cyber-terrorismo.
Lucas era fuori dai giochi nella scorsa stagione e presumibilmente ha
ancora diversi anni da scontare.
Anche Seth Grayson
potrebbe fare innervosire il presidente Underwood.
Prima che Doug negoziasse
il suo reinserimento a capo di gabinetto, posizione lasciata libera
da Remy Danton, Seth, capo delle comunicazioni, aveva fatto pressioni
per quello stesso lavoro. Da persona che si era fatta strada nelle
grazie del presidente tradendo la fiducia del suo precedente datore
di lavoro, Raymond Tusk, un Seth insoddisfatto sembra potenzialmente
pericoloso.
Nota del Traduttore
N.d.T.: "Donne - Waiting to Exhale" è un film del 1995 diretto da Forest Whitaker.
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