Traduzione di: Silvia Scuotto
Originally appeared on: NPR, by Jon Hamilton & Neda Ulaby
http://www.npr.org/sections/health-shots/2015/06/13/413980258/science-of-sadness-and-joy-inside-out-gets-childhood-emotions-right
Ma il film della Pixar Inside Out è una fantasia animata che rimane straordinariamente fedele a ciò che gli scienziati hanno imparato a conoscere della mente, delle emozioni e della memoria.
Il film parla di una ragazzina undicenne di nome Riley che si trasferisce dalla sua casa felice in Minnesota alla West Coast, dove non ha amici e la pizza è fatta con i broccoli. Gran parte del film si svolge nella mente di Riley, che dispone di un centro di controllo presidiato da cinque emozioni personificate: Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto.
"Penso che ci abbiano davvero preso", dice Dacher Keltner, professore di psicologia presso la University of California, Berkeley, che ha lavorato come consulente per i realizzatori.
Il film compie un ottimo lavoro nel ritrarre cosa voglia dire avere 11 anni, sostiene Keltner. "Converge su uno dei momenti più intensi della vita di un individuo, il passaggio alla pre e prima adolescenza, in cui i bambini - e, credo, in particolare le ragazze - iniziano a sentire veramente con forza la perdita dell'infanzia", dice.
Mentre i realizzatori stavano lavorando, bombardavano di e-mail Keltner e Paul Ekman, un pioniere nello studio delle emozioni. Il processo ha contribuito a creare un film realistico per la scienza sottostante, quando mostra cose come il modo in cui le emozioni tendono a colorare la percezione che ha Riley del mondo.
"Quando ci si trova in uno stato di paura, tutto è intriso di minaccia, incertezza e pericolo", afferma Keltner. E quando Riley è triste, dice, anche i suoi ricordi felici assumono una tonalità bluastra.
I realizzatori hanno colto nel modo giusto un sacco di altri dettagli scientifici. Dentro la testa di Riley, si vede che i ricordi vengono bloccati durante il sonno, le esperienze vengono trasformate in astrazioni, e vi sono guardie che proteggono il subconscio.
Ci sono un paio di deviazioni dalla norma scientifica. I ricordi a lungo termine sono rappresentati come palle di neve immutabili, anche se gli scienziati sanno che questi ricordi in realtà tendono a cambiare nel corso del tempo. E Riley ottiene cinque emozioni di base invece delle sei spesso descritte nei libri di testo. ("Sorpresa", a quanto pare, non ce l'ha fatta.)
Anche il disgusto è presente, in forma piuttosto mite - la reazione di un bambino che deve mangiare i broccoli. Il film minimizza una versione più potente di disgusto, "come se improvvisamente, mangiando del cibo, ci trovaste un verme dentro, o fosse marcio", dice Keltner.
Uno dei punti di forza del film, però, è la rappresentazione della tristezza, dice Keltner. In molti libri e film per bambini, dice, la tristezza è respinta in quanto emozione negativa, con nessun ruolo importante.
In Inside Out, Gioia - dalle fattezze di una stella - vanta più tempo sullo schermo. Ma quando le emozioni sono in pericolo di perdersi nei corridoi infiniti della memoria a lungo termine, è Tristezza - abbattuta e a forma di lacrima blu - che emerge come improbabile eroina.
Per i bambini, dice Keltner, si tratta di "una bella dichiarazione su quanto sia importante la tristezza per la nostra comprensione di chi siamo".
Note del Traduttore
N.d.T.1: Doppiate da Lodovica Comello (Gioia) e Diana Del Bufalo (Tristezza) nella versione italiana
N.d.T.2: Negli Stati Uniti, in Italia è previsto per il 16 settembre.
Originally appeared on: NPR, by Jon Hamilton & Neda Ulaby
http://www.npr.org/sections/health-shots/2015/06/13/413980258/science-of-sadness-and-joy-inside-out-gets-childhood-emotions-right
Spesso la versione Hollywoodiana della scienza ci chiede di credere che i dinosauri possano essere clonati da antico DNA (non possono), o che la prossima era glaciale potrebbe svilupparsi in pochi giorni (non potrebbe).
Ma il film della Pixar Inside Out è una fantasia animata che rimane straordinariamente fedele a ciò che gli scienziati hanno imparato a conoscere della mente, delle emozioni e della memoria.
Il film parla di una ragazzina undicenne di nome Riley che si trasferisce dalla sua casa felice in Minnesota alla West Coast, dove non ha amici e la pizza è fatta con i broccoli. Gran parte del film si svolge nella mente di Riley, che dispone di un centro di controllo presidiato da cinque emozioni personificate: Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto.
"Penso che ci abbiano davvero preso", dice Dacher Keltner, professore di psicologia presso la University of California, Berkeley, che ha lavorato come consulente per i realizzatori.
Il film compie un ottimo lavoro nel ritrarre cosa voglia dire avere 11 anni, sostiene Keltner. "Converge su uno dei momenti più intensi della vita di un individuo, il passaggio alla pre e prima adolescenza, in cui i bambini - e, credo, in particolare le ragazze - iniziano a sentire veramente con forza la perdita dell'infanzia", dice.
Mentre i realizzatori stavano lavorando, bombardavano di e-mail Keltner e Paul Ekman, un pioniere nello studio delle emozioni. Il processo ha contribuito a creare un film realistico per la scienza sottostante, quando mostra cose come il modo in cui le emozioni tendono a colorare la percezione che ha Riley del mondo.
"Quando ci si trova in uno stato di paura, tutto è intriso di minaccia, incertezza e pericolo", afferma Keltner. E quando Riley è triste, dice, anche i suoi ricordi felici assumono una tonalità bluastra.
Ci sono un paio di deviazioni dalla norma scientifica. I ricordi a lungo termine sono rappresentati come palle di neve immutabili, anche se gli scienziati sanno che questi ricordi in realtà tendono a cambiare nel corso del tempo. E Riley ottiene cinque emozioni di base invece delle sei spesso descritte nei libri di testo. ("Sorpresa", a quanto pare, non ce l'ha fatta.)
Anche il disgusto è presente, in forma piuttosto mite - la reazione di un bambino che deve mangiare i broccoli. Il film minimizza una versione più potente di disgusto, "come se improvvisamente, mangiando del cibo, ci trovaste un verme dentro, o fosse marcio", dice Keltner.
Uno dei punti di forza del film, però, è la rappresentazione della tristezza, dice Keltner. In molti libri e film per bambini, dice, la tristezza è respinta in quanto emozione negativa, con nessun ruolo importante.
In Inside Out, Gioia - dalle fattezze di una stella - vanta più tempo sullo schermo. Ma quando le emozioni sono in pericolo di perdersi nei corridoi infiniti della memoria a lungo termine, è Tristezza - abbattuta e a forma di lacrima blu - che emerge come improbabile eroina.
Per i bambini, dice Keltner, si tratta di "una bella dichiarazione su quanto sia importante la tristezza per la nostra comprensione di chi siamo".
Note del Traduttore
N.d.T.1: Doppiate da Lodovica Comello (Gioia) e Diana Del Bufalo (Tristezza) nella versione italiana
N.d.T.2: Negli Stati Uniti, in Italia è previsto per il 16 settembre.
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