mercoledì 15 luglio 2015

14 parole intraducibili spiegate grazie a incantevoli illustrazioni

Traduzione di: Silvia Scuotto
Originally appeared on: Ufunk.net 

 http://www.ufunk.net/en/artistes/untranslatable-words/
Illustrations copywright: Marija Tiurina 
https://www.behance.net/gallery/26302471/Untranslatable-Words 




Parole intraducibili spiegate grazie alle incantevoli illustrazioni dell'artista britannica Marija Tiurina, della quale raccomando anche progetti precedenti come Art Snacks e I 7 peccati capitali - versione gatto. Una serie molto carina con alcune parole strane e poetiche come Cafuné, Palegg, Gufra, Baku-Shan e così via, in linea con altri fantastici progetti come Found in translation e L'A-B-C delle parole insolite.


Cafuné (portoghese brasiliano):
L'atto di far scorrere teneramente le dita tra i capelli di qualcuno.


Baku-Shan (giapponese):
Una ragazza bellissima - fintanto che sia guardata di spalle.



Gufra (arabo):
La quantità d'acqua che può essere tenuta in una mano.



Palegg (norvegese):
Qualunque cosa tu riesca a mettere su una fetta di pane.



Age-otori (giapponese):
Peggiorare d'aspetto dopo un taglio di capelli.


Torschlusspanik (tedesco):
 "Panico da chiusura del cancello", o la paura che diminuiscano le opportunità col passare degli anni.
  

Tretar (svedese):
Fine a se stesso, "tar" significa "una tazza di caffè" e "patar" è il bis di tale tazza. Un "tretar" è un secondo bis, o "tris".


Duende (spagnolo):
Il misterioso potere, proprio di un'opera d'arte, di commuovere profondamente una persona.

Schlimazl (yiddish):
Una persona cronicamente sfortunata.


Kyoikumama (giapponese):
Una madre che fa incessantemente pressione ai figli per i risultati scolastici.


Schadenfreude (tedesco):
La sensazione di piacere all'assistere alle sfortune altrui.

Tingo (rapanui o pasquense):
L'atto di portar via oggetti desiderati da casa di un amico, chiedendoli un po' alla volta tutti in prestito.


Luftmensch (yiddish):
È riferito alle persone un po' sognatrici, letteralmente significa "persona d'aria".


L'appel duvide (francese):
"la chiamata del vuoto" è la traduzione letterale di questa espressione ma, più precisamente, è usata per descrivere il desiderio istintivo di saltare da posti alti.

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